“Deroga per casette e appalti più veloci” Paola De Micheli su “Il Messaggero”
«Una deroga per le casette fai da te e maggiore velocità per gli appalti»
Intervista a Paola De Micheli su “Il Messaggero” dell’11 ottobre 2017
Mai tanti soldi, mai un terremoto cosi vasto, ma anche mai tanti ritardi percepiti. E ora?
“Adesso, mai tanta velocità per rifare opere pubbliche, scuole, chiese, case comunali e ospedali. E mai una deroga per le case mobili e fisse usate dai terremotati per avere un tetto sicuro. Quindi,mai saremo cosa rapidi nelle decisioni sulla ricostruzione vera e propria”.
Lo afferma Paola De Micheli, commissario straordinario per la ricostruzione del terromoto nel centro Italia a Il Messaggero, nell’intervista concessa a Italo Carmignani.
E nonna Peppina, sfrattata a 95 anni dalla sua casetta abusiva a San Mattino di Fiastra. tornerà a casa? “La possibilità ora c’é”.
Origini piacentine. piglio emiliano e caschetto nero, Paola De Micheli economista di razza della scuderia del Pd, non è solo il nuovo commissario straordinario della ricostruzione del dopo terremoto, ma si candida a diventare il nemico pubblico numero uno della burocrazia.
Paola De Micheli, il prossimo provvedimento metterà al sicuro chi si è arrangiato per avere un rifugio dopo la casa distrutta dalle scosse?
“Si. il provvedimento prevede due possibilità. Primo. chi è organizzato con una casa mobile. la potrà tenere se rispetta tutti vincoli, paesaggistici e di edificabllità, quindi rinuncia alla casetta e al contributo di autonoma sistemazione. Una volta realizzata la ricostruzione della sua abitazione, la casa mobile sparisce”.
E la seconda opzione?
“Riguarda le strutture fisse per le quali è possibile chiedere una regolarizzazione rinunciando alla casette e al contributo per la ricognizione. Ma devono sempre rispettare i criteri edilizi e paesaggistici. Non è una sanatoria. ma una riapertura dei tempi che già erano previsti nei testi di legge”.
La nonna Peppina. diventata ormai un’icona degli sfollati, ha una casa fissa di legno: vi potrà rientrare?
“La sua storia mi ha molto colpito perché fa male vedere una donna anziana costretta a lasciare la sua casa. Se la sua abitazione rispetterà i criteri stabiliti certo che potrà rientrare a casa sua. II Comune verificherà i criteri. Ricordo che li’ c’è un provvedimento della magistratura».
D’accordo la velocità. intanto le macerie sono quasi tutte li.
“Diciamolo subito: le macerie degli edifici pubblici sono state quasi tutte rimosse. mentre per quelle dei privati siamo al lavoro, sulla base delle richieste, per avviare la rimozione. L’altra novità del provvedimento riguarda l’assegnazione dei lavori per sistemare edifici pubblici danneggiati o distrutti».
Si tratta di un’altra fast line solo teorica come è successo per l’emergenza e l’arrivo delle casette?
“Aumentiamo le stazioni appaltanti e le centrali di committenza già condivise con Errani, limitiamo il numero delle imprese e velocizziamo le procedure di gara. Trasparenza e velocità possono viaggiare insieme e le procedure sono garantite dai controlli dell’Anac.
Molto dipenderà anche dalle amministrazioni locali. Comuni e Regioni che ora hanno pure le elezioni alle porte. no?
“Rispetto alle elezioni. ho chiesto che nessuno approfitti del terremoto e della sua ricostruzione per fare campagna elettorale. Inoltre, quanto sarà contenuto nel prossimo decreto dedicato al terremoto ricalca le richieste dei sindaci e ha l’approvazione dei governatori delle quattro Regioni coinvolte”.
Comprese le istanze del sindaco di Amatrice Pirozzi e la sua convinzione ferma di voler privilegiare sempre e comunque le zone rosse del sisma?
“Intanto bisogna riconoscere che le zone rosse sono quelle che hanno subito più danni In secondo luogo su alcuni provvedimenti economici vorremmo introdurre le prime differenziazioni. Ancora parliamo di zone franche e per ora possiamo dire che nelle zone rosse stiamo valutando di farle durare di più”.
Zona franca significa sempre benefici sotto le 200mila euro?
“Si. sotto quella soglia. anche se qualcuno si è lamentato per quel limite. significa: zero irpef, zero Imu o Tasi, zero contributi.
Vero, qualcuno si è lamentato perché vorrebbe sgravi maggiori.
“Bisogna capire una cosa: oltre a questo si va in infrazione europea.La pagherebbero otuttigli italiani o le singole imprese come già successo su altri terremoti. Facciamo le cose per bene”.
Lei è un’economista, da cosa ripartirebbe per agevolare l’attività produttiva e al tempo stesso esitare lo spopolamento?
“Intanto c’è la filiera agroalimentare, quindi il patrimonio culturale e paesaggistico che sono beni impagabili. Ma occorre fare sistema. Non guardare solo il dito, ma la luna”