La ricostruzione dell’Italia non può che partire da noi. L’augurio a tutte le donne
L’ otto marzo del 2021 arriva dopo un anno lunghissimo, durante il quale le donne hanno pagato il prezzo più alto della crisi sanitaria e sociale.
La ricostruzione del nostro Paese, il riannodarsi dei legami ai quali abbiamo dovuto rinunciare, non può che partire da noi e dalle nostre qualità.
Dobbiamo imporci in un universo ancora troppo sbilanciato dalla parte degli uomini. Con l’orgoglio e la consapevolezza della nostra forza che cresce.
Insieme vogliamo più competenza e visione del futuro, uno stile che rifugge il potere per il potere, perché lo interpreta come servizio. Vogliamo più concretezza e allo stesso tempo lungimiranza, affermare la nostra vocazione a risolvere con ostinazione i problemi.
E anche un po’ di fisiologico conflitto per promuovere quella parità di genere nelle istituzioni, nel mondo dell’impresa e del lavoro, nella società, dalla quale siamo ancora lontani.
Questo è il mio augurio a tutte le donne.